Non ricordo di avervi mai parlato della mia esperienza con l'anoressia ma se per caso l'ho già fatto,PERDONATEMI.
![]() |
| Io nel Giugno 2010. |
Io ho fatto conoscenza con questa malattia all'età di 14-15 anni. Ero un'adolescente serena,piena di vita, a cui ad un tratto è stata tolta la voglia di vivere.
Non so ancora bene cosa mi abbia portato all'anoressia ma sicuramente non è stato un solo fattore.
Sono sempre stata una ragazza cicciottella,presa in giro sin dall'asilo ADDIRITTURA, e l'unica della mia famiglia ad avere chiletti di troppo. Con gli anni credo di aver capito quale fosse la mia sofferenza,quale fosse uno dei tanti problemi scatenanti,ma non sto qui a parlarvene...Sappiate solo che ero stanca di essere presa in giro,stanca di sentirmi dire - "Marta questo non lo mangiare"- e stanca di essere l'unica GRASSA della famiglia..
Questi sembrano motivi banali, e difatti lo sono... Dietro ad un disturbo alimentare ci sono mille cause aggrovigliate tra di loro,alcune banali...alcune meno.
Comunque sono stata malata fino a 17-18 anni,un periodo relativamente corto tutto sommato,ma in ogni caso un periodo non facile da affrontare.
Mi ricordo delle lotte con i miei genitori,le lotte con i medici,le infinite visite e le milioni di volte in cui mi hanno tolto il sangue e sono svenuta...
Insomma,non era difficile affrontare la malattia in sè,la fame...Per me era difficile convivere in un certo contesto..
Mi ricordo ancora quanto soffrivo all'odore dei cibi calorici : quando mamma cucinava cose che io non mangiavo mi tappavo il naso perché avevo paura di ingrassare, e nonostante questo soffrivo tantissimo perché sentivo lievitare il mio corpo.
Mi ricordo il periodo in cui non provavo più nulla per mia madre e il momento in cui diventò per me l'unico appiglio alla vita.
La cosa che ricordo più faticosa non era il non mangiare nulla, (per molto tempo andai avanti a tre pere il giorno) ma le compulsioni.. Si..quelle erano veramente devastanti. Per darvi un'idea, pensate a me che appena sveglia camminavo per tre ore in su e in giù dalla camera alla cucina , che dopo "pranzo" pulivo tutta la casa , che non stavo MAI seduta e che prima di andare a letto camminavo altre due ore nel corridoio... Ma non finisce qui... C'erano i 100 saltelli nel bagno,le flessioni e gli addominali, c'erano i giri del tavolino e i rigiri nel letto... Una vita da inferno.
Vi racconto tutto questo,non per essere compatita,ma per aiutarvi a capire meglio la malattia,per rendervi consapevoli di quello che è,di ciò che accade nelle menti di chi ne soffre.. Racconto tutto questo anche per stare vicino a chi ne sta soffrendo.
Mi sono sentita dire spesso che il mio era "SOLO UN CAPRICCIO" , che io "VOLEVO ESSERE MALATA" .. !
E' così frustante vedere che ci sono ancora persone che non capiscono l'entità di questa malattia. Mi piacerebbe che persone del genere si informassero prima di parlare, perchè l'anoressia non è sicuramente un capriccio,né tantomeno chi ne soffre se l'è cercata.
Questo per dirvi che c'è tanta ignoranza in giro,tanto menefreghismo e tanta voglia di parlare a caso.
Se l'anoressia fosse un capriccio si risolverebbe in pochi mesi.. Ma la gente muore per questo mostro, e certamente non ci si ammazza per un capriccio.
L'anoressia come ogni altro disturbo alimentare è una patologia che piu' di tutti colpisce il cervello..Il fisico è una conseguenza.. Quindi mai sottovalutarne la gravità.
Ho visto stare male bambine di 7 anni,scappare dall'ospedale ragazze di 18..Qui c'entrano poco ripicche e bizze varie.
Vorrei con questo post sensibilizzare soprattutto i piu' giovani, farvi capire che la vita è una e che davvero non ne vale la pena.. Io ho 21 anni e soffro ancora..Mi porto dietro gli strascichi della malattia,degli anni in cui purtroppo ho perso me stessa...
Cercate di vivere al meglio i vostri anni,di fare tutte le esperienze che potete..VIVETE...Soprattutto FATEVI AIUTARE, perché non vuol dire essere deboli, ma vuol dire risparmiarsi tanta sofferenza.
Spero davvero che abbiate apprezzato questo post e che tutto quello che ho scritto vi faccia almeno un pochino riflettere.
Nell'attesa del prossimo post io vi saluto e vi mando mille baci, Marta.
.
