giovedì 19 novembre 2015

Anoressia: Una lotta per la vita.

Salve ragazzi,torno oggi con un post un po' diverso,forse più impegnativo.
Non ricordo di avervi mai parlato della mia esperienza con l'anoressia ma se per caso l'ho già fatto,PERDONATEMI.
Io nel Giugno 2010.
Credo che parlare di questi temi al giorno d'oggi sia molto importante in quanto sono sempre di più le ragazze (anche ragazzi) che si trovano a dover fare i conti con questo mostro, il quale purtroppo, è difficile da scacciare via.
Io ho fatto conoscenza con questa malattia all'età di 14-15 anni. Ero un'adolescente serena,piena di vita, a cui ad un tratto è stata tolta la voglia di vivere.
Non so ancora bene cosa mi abbia portato all'anoressia ma sicuramente non è stato un solo fattore.
Sono sempre stata una ragazza cicciottella,presa in giro sin dall'asilo ADDIRITTURA, e l'unica della mia famiglia ad avere chiletti di troppo. Con gli anni credo di aver capito quale fosse la mia sofferenza,quale fosse uno dei tanti problemi scatenanti,ma non sto qui a parlarvene...Sappiate solo che ero stanca di essere presa in giro,stanca di sentirmi dire - "Marta questo non lo mangiare"- e stanca di essere l'unica GRASSA della famiglia..
Questi sembrano motivi banali, e difatti lo sono... Dietro ad un disturbo alimentare ci sono mille cause aggrovigliate tra di loro,alcune banali...alcune meno.
Comunque sono stata malata fino a 17-18 anni,un periodo relativamente corto tutto sommato,ma in ogni caso un periodo non facile da affrontare.
Mi ricordo delle lotte con i miei genitori,le lotte con i medici,le infinite visite e le milioni di volte in cui mi hanno tolto il sangue e sono svenuta...
Insomma,non era difficile affrontare la malattia in sè,la fame...Per me era difficile convivere in un certo contesto..
Mi ricordo ancora quanto soffrivo all'odore dei cibi calorici : quando mamma cucinava cose che io non mangiavo mi tappavo il naso perché avevo paura di ingrassare, e nonostante questo soffrivo tantissimo perché sentivo lievitare il mio corpo.
Mi ricordo il periodo in cui non provavo più nulla per mia madre e il momento in cui diventò per me l'unico appiglio alla vita.
La cosa che ricordo più faticosa non era il non mangiare nulla, (per molto tempo andai avanti a tre pere il giorno) ma le compulsioni.. Si..quelle erano veramente devastanti. Per darvi un'idea, pensate a me che appena sveglia camminavo per tre ore in su e in giù dalla camera alla cucina , che dopo "pranzo" pulivo tutta la casa , che non stavo MAI seduta e che prima di andare a letto camminavo altre due ore nel corridoio... Ma non finisce qui... C'erano i 100 saltelli nel bagno,le flessioni e gli addominali, c'erano i giri del tavolino e i rigiri nel letto... Una  vita da inferno.
Vi racconto tutto questo,non per essere compatita,ma per aiutarvi a capire meglio la malattia,per rendervi consapevoli di quello che è,di ciò che accade nelle menti di chi ne soffre.. Racconto tutto questo anche per stare vicino a chi ne sta soffrendo.
Mi sono sentita dire spesso che il mio era "SOLO UN CAPRICCIO" , che io "VOLEVO ESSERE MALATA" .. !
E' così frustante vedere che ci sono ancora persone che non capiscono l'entità di questa malattia. Mi piacerebbe che persone del genere si informassero prima di parlare, perchè l'anoressia non è sicuramente un capriccio,né tantomeno chi ne soffre se l'è cercata.
Questo per dirvi che c'è tanta ignoranza in giro,tanto menefreghismo e tanta voglia di parlare a caso.
Se l'anoressia fosse un capriccio si risolverebbe in pochi mesi.. Ma la gente muore per questo mostro, e certamente non ci si ammazza per un capriccio.
L'anoressia come ogni altro disturbo alimentare è una patologia che piu' di tutti colpisce il cervello..Il fisico è una conseguenza.. Quindi mai sottovalutarne la gravità.
Ho visto stare male bambine di 7 anni,scappare dall'ospedale ragazze di 18..Qui c'entrano poco ripicche e bizze varie.
Vorrei con questo post sensibilizzare soprattutto i piu' giovani, farvi capire che la vita è una e che davvero non ne vale la pena.. Io ho 21 anni e soffro ancora..Mi porto dietro gli strascichi della malattia,degli anni in cui purtroppo ho perso me stessa...
Cercate di vivere al meglio i vostri anni,di fare tutte le esperienze che potete..VIVETE...Soprattutto FATEVI AIUTARE, perché non vuol dire essere deboli, ma vuol dire risparmiarsi tanta sofferenza.
Spero davvero che abbiate apprezzato questo post e che tutto quello che ho scritto vi faccia almeno un pochino riflettere.
Nell'attesa del prossimo post io vi saluto e vi mando mille baci, Marta.
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